Ciao mondo!

Ciao a tutti popolo della rete!

Mi ci è voluto un bel pò a prendere questa decisione ma ora posso ufficialmente comunicarlo: un nuovo blog è nato.

Ormai da tempo pensavo di aprirne uno tutto mio dove poter parlare più liberamente di una mia passione, il viaggiare, desiderando condividere con voi le emozioni e le impressioni nate dalla scoperta di luoghi poco conosciuti (o in cui non avevo mai avuto l’occasione di metterci piede in precedenza) ma, al tempo stesso, vorrei anche parlare di posti già visti e rivisti offrendo, se possibile, prospettive e visioni sempre nuove. Detto ciò, con la convinzione che le parole siano il modo migliore per creare una visione completa di una particolare esperienza, vorrei passare direttamente al racconto di una gita fatta recentemente e dedicata all’esplorazione del capoluogo emiliano: Bologna.

La città si è rivelata, a differenza di quanto pensassi, una vera e propria scoperta e la vera fortuna è stata andare con un’amica che conosceva ogni minima particolarità del posto. Avendo dovuto concentrare tutto in una sola giornata, il percorso è stato piuttosto ricco e con un ritmo bello sostenuto.

Godendoci una pausa all'ombra del tenebroso Nettuno
Godendoci una pausa all’ombra del tenebroso Nettuno

Tra le cose da vedere assolutamente consiglio: la Torre degli Asinelli, di fianco a quella della Garisenda, alta più di 97 metri con la bellezza dei suoi 498 scalini (attenzione: per i bolognesi salire in cima per gli studenti non ancora laureati porta moltissima sfortuna!); la Piazza del Nettuno caratterizzata da una divertente curiosità: osservando la statua del dio del mare, protagonista della relativa fontana, da una determinata posizione (indicata dall’unica mattonella scura della piazza- la “pietra della vergogna”) i genitali di Nettuno sembreranno più grossi. Leggenda vuole che lo scultore Gianbologna, ostacolato dal controllo pressante della Chiesa, escogitò questo piccolo stratagemma per potersi opporre con ironia alle restrizioni che gli erano state imposte; la finestrella di Via Piella dalla quale si ha la possibilità di ammirare una delle poche vedute rimaste sul Canale delle Moline, che scorre tra le abitazioni, ricordando più una calle veneziana che uno scorcio bolognese.

Scorci del passato in Via Piella
Scorci del passato in Via Piella

Ovviamente ci sono moltissimi altri edifici interessanti che abbiamo visitato tra i quali vi suggerisco il Duomo di Bologna, la Chiesa di Santo Stefano (una graziosa chiesetta più appartata, meglio conosciuta come “chiesa delle spose”) e l’Archiginnasio. È stato poi molto divertente seguire il percorso della Strada Maggiore cercando di individuare- senza del resto riuscirci- tre frecce, conficcate sul vecchio soffitto in legno del portico di Casa Isolani, la cui provenienza resta tuttora avvolta nel mistero.

Passeggiando tra portici e antiche librerie
Passeggiando tra portici e antiche librerie

Oltre ai monumenti, però, gli aspetti che più ho apprezzato della città sono senza alcun dubbio due: gli infiniti portici che ti accompagnano in ogni angolo proteggendoti dal sole e lungo i quali ci si può imbattere nelle molte librerie a cielo aperto (un paradiso per chi come me adora leggere), provviste di ogni genere di testo, e i colori delle abitazioni. Colori caldi come il rosso, il mattone e il giallo intenso (secondo alcuni il soprannome di Bologna, “la Rossa”, indica oltre a precise posizioni politiche anche queste tonalità che la contraddistinguono), in grado di conferire alla città un aspetto più vivace e caloroso.

La vivace anima della città emerge dagli stessi edifici che la costituiscono
La vivace anima della città emerge dagli stessi edifici che la costituiscono

Sperando di avervi invogliato a farci un salto, vorrei concludere con un consiglio: evitate, se potete, di visitarla in piena estate a meno di non essere più che tolleranti al caldo. Bologna è, infatti, uno dei centri urbani più caldi d’Italia nel periodo estivo (peccato averlo scoperto solo una volta prenotato il treno!).

Alla prossima,

Francesca

3 pensieri riguardo “Ciao mondo!

  1. Complimenti Francesca!!! Davvero un ottimo inizio per un blog che seguirò con interesse …sei riuscita a delineare con semplici tratti una città che non conosco molto bene e, per la quale, grazie ai tuoi consigli, nutro davvero un certo interesse…..in una giornata di leggera brezza estiva, come quella odierna, verrebbe voglia di prendere un biglietto e partire. Grazie 🙂

    1. Hai veramente ragione! La voglia di partire in una giornata estiva è sempre tanta 🙂 grazie mille per le tue parole! Il primo post è stato abbastanza corto perché era una prova. Spero di fare meglio più avanti 🙂

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