Parigi e Tallinn: le città con un’anima

“Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra. (…) D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.

Con queste parole Italo Calvino, per mezzo di uno dei suoi personaggi meglio riusciti, il visionario Marco Polo di “Le città invisibili”, descrive questi agglomerati caotici, discontinui e spesso incompresi che sono le città, creazioni materiali nate e sviluppatesi a partire da credenze, timori, necessità e aspirazioni dell’essere umano.

Tuttavia, più che parlare di questo libro- di cui comunque vi consiglio la lettura, se vi va di affrontare un testo concettualmente più impegnativo di molti altri- vorrei dedicarmi all’effetto che le parole dell’autore hanno suscitato dentro di me: un sincero e profondo attacco di nostalgia verso le due capitali che più di tutte mi hanno capita e fatta innamorare dal primo momento, Parigi e Tallinn.

Situate praticamente alle estremità opposte della nostra Europa, questi due luoghi possiedono veramente pochi aspetti in comune tra loro mentre abbondano di gran lunga le differenze, piuttosto evidenti a partire dalla stessa struttura architettonica.

Parigi è la città dai viali esageratamente ampi, dalle tonalità luminose, dalle statue dorate e pompose che costeggiano i ponti, dalle mille luci che risplendono in ogni suo angolo facendola brillare come un diadema. È il sogno che si realizza, la fiaba moderna che qui ottiene il suo lieto fine- con tanto di fuochi d’artificio e musica trionfale!

Uno dei tramonti più belli di sempre
Uno dei tramonti più belli di sempre
Una magnifica statua dorata svetta nel cielo parigino
Una tra le tante statue dorate che svettano nel cielo parigino

Parigi è maestosa, magnifica, vitale, decisa più di tutte a mettersi in mostra abbagliando e seducendo l’osservatore per poter ottenere il titolo di “reginetta del ballo”.

"Città dell'amore" mica per niente
“Città dell’amore” mica per niente

Parigi è a proprio agio sotto i riflettori al centro della scena, ama la popolarità, la vita mondana e vuole a tutti i costi piacere al proprio pubblico.

Scorci di Montmartre e della Basilica del Sacro Cuore
Scorci di Montmartre e della Basilica del Sacro Cuore

Dall’altra parte, invece, nascosta in un cantuccio più appartato, c’è la bella e timida Tallinn che arrossisce ai complimenti e sfugge esitante di fronte alle occhiate indiscrete di turisti molesti. Più insicura della sua compagna francese, Tallinn è protetta dalla cerchia delle vecchie mura medievali ed è caratterizzata dai vicoletti lastricati, dalle casette color pastello, dai tetti a mattoni delle torrette di vedetta, dalle guglie sottili e spigolose che solcano l’orizzonte.

Tallinn dall'alto
Tallinn vista dall’alto
Tonalità delicate tra i vicoletti della città alta
Tonalità delicate tra i vicoletti della città alta

È un piccolo angolo sperduto tra i boschi e il mar Baltico, un’isoletta felice appena uscita da un libro di fiabe per bambini dove si conduce un’esistenza pacifica, apparentemente lontana dai problemi del mondo.

Elementi pittoreschi della capitale estone
Elementi pittoreschi della capitale estone

Tallinn è tradizionale, pittoresca, piacevole nella sua semplicità ma, soprattutto, è per pochi: si concede molto difficilmente. È un rifugio.

Fotografie che non mi stancherò mai di riguardare
Fotografie che non mi stancherò mai di riguardare

Il divario tra le due città, quindi, è abbastanza ovvio: la prima, vistosa ed egocentrica, e la seconda, affascinante ma più riservata, appartengono chiaramente a due mondi lontani. Eppure, nonostante queste differenze, un aspetto che le unisce c’è ed è stato proprio questo a spingermi ad apprezzarle fino in fondo, tanto da sentirle in perfetta sintonia con il mio io: un’anima forte, esplicita e totalmente coinvolgente con un occhio nostalgico rivolto ai momenti più importanti di un glorioso- ma ormai molto distante- passato. Un’essenza autentica ed inconfondibile che le identifica e le rende uniche rispetto a tutte le altre.

Alla prossima,

Francesca

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