Cara Amsterdam,
sono io. A dire la verità, non so se ti ricordi bene di me. Sono quella ragazza che, non più di una settimana fa, camminava lungo i tuoi viali alberati con gli occhi e la bocca spalancati dallo stupore; quella che ogni due secondi si fermava ad immortalare uno scorcio, un dettaglio, qualcosa di apparentemente insignificante per paura di potersene dimenticare una volta tornata a casa; quella che era partita con mille aspettative in testa e un taccuino con una lista infinita di cose da fare, vedere, fotografare.
Sono quella ragazza che pensava tu fossi leggermente sopravvalutata dall’opinione comune ma che si è ricreduta non appena si è trovata di fronte alla prima bancarella di tulipani; quella che si è persa più di una volta nel dedalo infinito di stradine che tanto ti caratterizza, intenta com’era ad osservare i riflessi della luce sull’acqua dei canali; quella che, sfogliando distrattamente la guida, ha rischiato di venire travolta da un gruppo di studenti universitari in bicicletta.
Sono quella ragazza che sperava di andare incontro alla primavera e che invece, tutto sommato, è stata felice di trovare il tempo incerto e l’odore di pioggia ad accoglierla; quella che sorrideva indicando una casetta più strana o sbilenca delle altre; quella che, nascosta dietro la vetrina di un caffè, si gustava una fetta gigante di torta alle carote osservando incuriosita la fiumana di passanti.
Sono proprio io, quella ragazza che si muoveva impacciata la prima volta che ha messo piede in un coffee shop; quella che di sera non voleva più rientrare in albergo per non perdersi lo spettacolo dei ponticelli illuminati; quella che, durante il volo di ritorno, ha avuto il magone vedendoti rimpicciolire dal finestrino dell’aereo.
Ecco, volevo solo confessarti che non ho mai fatto così tanta fatica a rientrare nella normalità quotidiana come dopo averti incontrata. Ti ringrazio per avermi fatto sentire nel posto giusto, per avermi trasmesso sicurezza e uno strano -ma piacevole- senso di familiarità. Però, ti avviso, ho un conto in sospeso con te: tornare. Aspettami, ci rivedremo presto!
Alla prossima,
F.
(Prometto solennemente che il prossimo post sarà meno sentimentale…concedetemelo solo per questa volta 🙂 )
Gioia mi hai fatto commuovere! 😟👏👏👏👏