I’m back

Il cielo dorato che imbrunisce lentamente come a ricordare che qualsiasi giornata, in fondo, può offrire un bel finale. Il canto delle cicale che accompagna la comparsa delle prime stelle. Lo spicchio di luna bianco latte. Il caldo che affievolisce donando un pò di sollievo. E i pensieri, intrappolati nell’afa del giorno, ora liberi di emergere. Placidi.

Ho sempre ammirato la purezza delle sere d’estate. La calma. Il silenzio. I pochi rari momenti in cui mi assale quell’attesa sensazione di pacata serenità.

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Questa sera è proprio uno di quei momenti, in cui l’unica cosa giusta da fare sembra essere abbandonarsi al flusso incontrollato dei pensieri, e scrivere.

Sono passati ormai due mesi dal mio ultimo post e, a essere onesta, non ero più del tutto sicura se sarei tornata a pubblicare qualcosa oppure no. In seguito al periodo di euforia iniziale -dovuta all’apertura di questo blog, infatti, sono comparse inevitabilmente le prime difficoltà e, con esse, le disillusioni con le quali dover fare i conti: la consapevolezza di non riuscire ad arrivare sempre agli altri attraverso le proprie parole; la paura di non essere ascoltati; la delusione nel non vedersi presi sul serio.

Parliamoci chiaro: ci sono situazioni in cui sarebbe molto più accettabile battere in ritirata, nascondendosi dietro a giustificazioni futili piuttosto che affrontare a quattr’occhi la realtà dei fatti. Utilizzare assurde scusanti per addolcire il tutto e sorvolare sui propri limiti e sui -piccoli o grandi- fallimenti. Ma servirebbe davvero?

Lo ammetto, troppo focalizzata com’ero solo sugli aspetti negativi della cosa, stavo per arrendermi e mollare tutto questa volta. Eppure in questi mesi di assenza mi è mancato tremendamente condividere riflessioni, racconti, e sensazioni in questo “diario” virtuale. Mi è mancato quel senso di soddisfazione nel ricevere indietro feedback, per iscritto o di persona. Mi è mancata quella sensazione di timido coraggio nel premere Pubblica alla fine di ogni nuovo articolo.

Molto probabilmente questo blog non verrà mai letto da fiumi di persone ma non è assolutamente ciò che mi spaventa di più. Mi spaventa gettare la spugna prima ancora di aver cominciato, mi spaventa la rassegnazione prima ancora di aver messo in atto un qualsiasi tentativo di “conquista”.

D’altronde, quanto possiamo ignorare qualcosa che potrebbe davvero renderci felici, se solo ci mostrassimo pronti a rischiare?

So, I’m back. 🙂

 

 

 

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