Nizza, Cannes, Saint-Tropez, Montecarlo.
Quando penso alla Costa Azzurra, le prime immagini che mi vengono in mente sono quelle delle sue acque cristalline, di un delicato color celeste in prossimità della riva; le spiagge di sabbia bianca e ciottoli che si estendono a perdita d’occhio, sempre gremite di turisti dai costumi variopinti; lo stridio dei gabbiani, liberi e leggeri nel cielo blu. Ma, soprattutto, penso al divertimento, ai localini chic vista mare, alla night life.
Eppure la Costa Azzurra che ho conosciuto la scorsa estate -quella che ho imparato ad apprezzare giorno dopo giorno- mi ha rivelato anche dell’altro: mi ha mostrato angoli speciali; luoghi in cui rifugiarsi dalla confusione cittadina che non dà tregua, grazie al contatto con una natura accogliente e rigogliosa.
Nei due giorni che ho trascorso nei dintorni di Nizza -città dal sapore mediterraneo che non annoia mai-, ho infatti scovato due posticini interessanti di cui vorrei parlarvi, perfetti per prendersi una pausa dalla “vita da spiaggia” (o, nel mio caso, dai continui spostamenti in macchina, programmazioni, ecc.) e godere di panorami a dir poco sbalorditivi.
Il primo di questi è il Parc du Château, situato proprio a Nizza -sulla sommità di una collina- tra il porto e la città vecchia. Per arrivarci, basta prendere l’ascensore gratuito in Rue des Ponchettes (nelle vicinanze di Piazza Garibaldi) oppure procedere a piedi, seguendo la scalinata che conduce prima alla Torre Bellanda e poi in cima alla collina.
Il parco, con un’estensione pari a 19 ettari circa e un’altezza di 93 metri, si trova esattamente dove un tempo sorgeva il nucleo originario della città: il castello, la cittadella e le mura più basse vennero però distrutte nel 1706 dalle truppe di Luigi XIV. Oggi l’antica culla natia è stata sostituita da un’area verde di straordinaria bellezza, ricca di attrattive, percorsi e intrattenimenti: sono presenti un Museo marittimo, il primo cimitero moderno di Nizza, il Grande Memoriale, resti di bastioni medievali, oltre a diversi punti di ristoro, un parco giochi per bambini e -udite, udite!- una cascata artificiale, costruita nel 1885.
Inutile dire, però, che il pezzo forte è la vista mozzafiato che si ha sulla Baia degli Angeli: ammirare le sfumature azzurre delle onde e il venticello che scuote le palme sul lungomare (magari all’ombra di un pino marittimo), sorseggiando una bibita fresca o cullati dal rumore della cascata. Un’esperienza rilassante, un toccasana per ricaricare le batterie e sfuggire dal caldo soffocante.
Spostandosi poi di qualche chilometro lungo la costa, tra Nizza e Mentone, si incontra un villaggio arroccato e pittoresco che si sviluppa dalla riva del mare fino al colle omonimo: Èze. Questo borgo medievale -noto per aver ispirato il filosofo Nietzsche nella stesura della sua opera Così parlò Zarathustra- è oggi costituito prevalentemente da boutique e atelier di artisti, costosissime ville circondate da gelsomini e un Giardino esotico, progettato dall’ingegnere J.Gastaud.
Distribuito su più livelli e collocato nella parte alta della cittadina, questo giardino ospita innumerevoli esemplari di piante grasse: cactus, diverse varietà di aloe, agavi e moltissime altre. Insomma, un paradiso per chi come me adora questo genere di pianta!
Disseminate tra la vegetazione, inoltre, si possono intravedere varie statue di donna, le cui forme sinuose creano un bel contrasto con gli aghi e le spine acuminate.
Anche qui, però, come per il Parc du Château, è il paesaggio sottostante a togliere il fiato. Dal punto panoramico più alto (situato tra le rovine del castello), infatti, si può godere di una vista a 360° sulla baia: i tetti del villaggio bruciati dal sole, il litorale roccioso, le isolette e le barche poco più in là, e il mare che si staglia infinito oltre l’orizzonte. Se siete nei paraggi, non potete non fare un salto!
Alla prossima,
F.