Nizza & dintorni: due oasi di pace

Nizza, Cannes, Saint-Tropez, Montecarlo.

Quando penso alla Costa Azzurra, le prime immagini che mi vengono in mente sono quelle delle sue acque cristalline, di un delicato color celeste in prossimità della riva; le spiagge di sabbia bianca e ciottoli che si estendono a perdita d’occhio, sempre gremite di turisti dai costumi variopinti; lo stridio dei gabbiani, liberi e leggeri nel cielo blu. Ma, soprattutto, penso al divertimento, ai localini chic vista mare, alla night life.

Eppure la Costa Azzurra che ho conosciuto la scorsa estate -quella che ho imparato ad apprezzare giorno dopo giorno- mi ha rivelato anche dell’altro: mi ha mostrato angoli speciali; luoghi in cui rifugiarsi dalla confusione cittadina che non dà tregua, grazie al contatto con una natura accogliente e rigogliosa.

Nei due giorni che ho trascorso nei dintorni di Nizza -città dal sapore mediterraneo che non annoia mai-, ho infatti scovato due posticini interessanti di cui vorrei parlarvi, perfetti per prendersi una pausa dalla “vita da spiaggia” (o, nel mio caso, dai continui spostamenti in macchina, programmazioni, ecc.) e godere di panorami a dir poco sbalorditivi.

Il primo di questi è il Parc du Château, situato proprio a Nizza -sulla sommità di una collina- tra il porto e la città vecchia. Per arrivarci, basta prendere l’ascensore gratuito in Rue des Ponchettes (nelle vicinanze di Piazza Garibaldi) oppure procedere a piedi, seguendo la scalinata che conduce prima alla Torre Bellanda e poi in cima alla collina.

20160810_123748.jpg

Il parco, con un’estensione pari a 19 ettari circa e un’altezza di 93 metri, si trova esattamente dove un tempo sorgeva il nucleo originario della città: il castello, la cittadella e le mura più basse vennero però distrutte nel 1706 dalle truppe di Luigi XIV. Oggi l’antica culla natia è stata sostituita da un’area verde di straordinaria bellezza, ricca di attrattive, percorsi e intrattenimenti: sono presenti un Museo marittimo, il primo cimitero moderno di Nizza, il Grande Memoriale, resti di bastioni medievali, oltre a diversi punti di ristoro, un parco giochi per bambini e -udite, udite!- una cascata artificiale, costruita nel 1885.

20160810_124457.jpg

20160810_123252.jpg

20160810_123352.jpg

Inutile dire, però, che il pezzo forte è la vista mozzafiato che si ha sulla Baia degli Angeli: ammirare le sfumature azzurre delle onde e il venticello che scuote le palme sul lungomare (magari all’ombra di un pino marittimo), sorseggiando una bibita fresca o cullati dal rumore della cascata. Un’esperienza rilassante, un toccasana per ricaricare le batterie e sfuggire dal caldo soffocante.

20160810_124010.jpg

Spostandosi poi di qualche chilometro lungo la costa, tra Nizza e Mentone, si incontra un villaggio arroccato e pittoresco che si sviluppa dalla riva del mare fino al colle omonimo: Èze. Questo borgo medievale -noto per aver ispirato il filosofo Nietzsche nella stesura della sua opera Così parlò Zarathustra- è oggi costituito prevalentemente da boutique e atelier di artisti, costosissime ville circondate da gelsomini e un Giardino esotico, progettato dall’ingegnere J.Gastaud.

20160809_123516.jpg

Distribuito su più livelli e collocato nella parte alta della cittadina, questo giardino ospita innumerevoli esemplari di piante grasse: cactus, diverse varietà di aloe, agavi e moltissime altre. Insomma, un paradiso per chi come me adora questo genere di pianta!

20160809_125048.jpg

20160809_124016.jpg

Disseminate tra la vegetazione, inoltre, si possono intravedere varie statue di donna, le cui forme sinuose creano un bel contrasto con gli aghi e le spine acuminate.

20160809_124600.jpg

Anche qui, però, come per il Parc du Château, è il paesaggio sottostante a togliere il fiato. Dal punto panoramico più alto (situato tra le rovine del castello), infatti, si può godere di una vista a 360° sulla baia: i tetti del villaggio bruciati dal sole, il litorale roccioso, le isolette e le barche poco più in là, e il mare che si staglia infinito oltre l’orizzonte. Se siete nei paraggi, non potete non fare un salto!

20160809_124919

20160809_123037

Alla prossima,

F.

 

 

 

Rispondi