Quando si viaggia low cost, la scelta di dove pernottare è sicuramente la più rilevante. Infatti, tra tutte le altre spese necessarie e irrinunciabili che occorre tenere in considerazione (cibo, mezzi di trasporto vari, assicurazioni, attrazioni turistiche, ecc.), scegliere se passare la notte in un appartamento, un comodo hotel o un ostello più economico può radicalmente incidere sul tetto massimo del budget che vi siete prefissati (e, di conseguenza, sul vostro portafogli!).
Attenzione: sfatiamo l’assurdo mito che gli hotel siano cari e generalmente poco abbordabili, mentre gli appartamenti e i b&b siano sempre e comunque più convenienti. I prezzi, infatti, (si sa) dipendono dalla somma di molteplici fattori variando non solo da struttura a struttura, ma anche in base al periodo, al valore aggiunto (servizi extra, location, …), e ai possibili sconti e pacchetti del momento. Insomma, non è così impossibile spendere poco. Basta solo saper cercare.
Se, però, avete poco tempo e voglia di confrontare le tariffe di duemila siti diversi alla disperata ricerca della vostra offerta “ideale” (sicuri che esista veramente?…:P), un’ottima idea potrebbe essere quella di iniziare a considerare un ostello come possibile soluzione.
Sempre più persone (e non mi riferisco esclusivamente ai giovani: altro mito da sfatare), infatti, optano per questa tipologia di accomodamento preferendo risparmiare i soldi per qualcos’altro che ne valga maggiormente la pena: un’escursione magari, o la possibilità di trascorrere una giornata in più lontani da casa. Io, per esempio, pernottando in ostello a Edimburgo (per chi fosse interessato, lascio il link della struttura qui), ho potuto prolungare il soggiorno di un paio di giorni senza per questo sforare dal budget prestabilito.
Ovviamente lo sconsiglio a chiunque fosse più propenso a un viaggio romantico di coppia, alle persone con scarsa capacità di adattamento oppure a chi non fosse troppo disposto ad abbandonare determinati comfort del quotidiano. Per il resto, alloggiare in ostello è un’esperienza adatta davvero a tutti; a patto di qualche piccolo accorgimento.
Premesso che quanto sto per dirvi dipende unicamente dalla mia esperienza personale, vorrei impartirvi qualche semplice consiglio per permettervi di vivere al meglio il vostro soggiorno in ostello, così da non riportare a casa ricordi negativi.
Cosa è meglio portare:
- Non ce n’è: dal mio punto di vista, la cosa più complicata del dormire con altre persone è riuscire ad adattarsi agli orari e alle abitudini dei propri compagni di stanza (possibilmente senza infastidirsi e disturbarsi a vicenda). A meno che non abbiate il sonno pesante, tenete in conto di svegliarvi spesso durante la notte, soprattutto a causa di inevitabili partenze/arrivi notturni: luci che si accendono, porte che sbattono, zaini che cadono, brusio di sottofondo… Per sopravvivere alla luce e ai rumori fastidiosi, vi basterà mettere in valigia una mascherina per gli occhi e dei praticissimi tappi per le orecchie ed ecco che il problema sarà magicamente risolto!
- La convivenza in questi casi non è sempre semplice, soprattutto perché sarà necessario condividere con perfetti sconosciuti gli spazi e… le prese! A questo proposito, potrebbe essere una buona idea quella di portarvi dietro una ciabatta elettrica (supportata ovviamente dal giusto adattatore). Vi eviterete così fastidi e code inutili, nell’attesa che si liberi miracolosamente una presa in stanza.
- Non dimenticate, però, che la bellezza di un’esperienza del genere sta proprio negli incontri fortuiti e negli scambi occasionali di informazioni tra viaggiatori. Qualche mappa o dépliant extra in borsa non pesano di certo e potrebbero andare ad arricchire l’itinerario di qualcun altro.
- Ormai sempre più strutture all’estero (soprattutto nel nord Europa) offrono sconti ulteriori ai clienti muniti del proprio sacco a pelo. Se riuscite a organizzarvi con il bagaglio a mano, il gioco è fatto.
Cosa è meglio lasciare a casa:
- I lucchetti per gli armadietti o altre precauzioni simili: non vi serviranno assolutamente e, in caso di bisogno, vi verranno forniti direttamente dallo staff.
- Gli oggetti di valore: ribadisco che gli ostelli sono luoghi sicurissimi, ma è sempre meglio evitare certe situazioni spiacevoli. In fondo, non si sa mai. Se proprio non potete farne a meno, però, ricordatevi di non lasciare nulla di cui potreste rimpiangere la scomparsa uscendo dalla stanza.
- I pregiudizi, la scarsa voglia di interazione, l’insofferenza verso la condivisione degli spazi e le abitudini degli altri, ecc.: se avete una sola di queste tre cose, l’ostello non è proprio la soluzione che più vi si addice. I sociopatici non piacciono a nessuno, tanto meno in queste situazioni! A parte gli scherzi, optate per un’altra soluzione magari più in linea con le vostre esigenze.
Spero vi sia stato utile.
A presto,
F.
Un pensiero riguardo “Prima volta in ostello: i miei consigli”