Quali escursioni fare in Islanda?

Il viaggio in Islanda non ha significato solo paesaggi mozzafiato e clima glaciale.

Ha significato avventura, amicizia, capacità di adattamento. Ha significato risate a crepapelle nel cuore della notte, quando in tenda non si riusciva a dormire per il troppo freddo o per i buffi belati delle pecore libere per i prati; ha significato incredulità di fronte alla maestosità della Natura, frustrazione per i cambiamenti improvvisi (ma necessari) di programma. Ha significato anche stanchezza, scomodità, insofferenza. Per non parlare poi delle mancanze: quante volte abbiamo desiderato un cuscino comodo, un letto asciutto, una doccia con acqua calda… o anche solo un piatto di cibo decente (provate a mangiare pappette liofilizzate per due settimane, e poi ditemi voi se non è più che lecito sognare a qualsiasi ora del giorno una bella pizza margherita -o quanto meno qualcosa che ci assomigli il più possibile).

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Ma, soprattutto, il viaggio in Islanda ha significato emozioni tanto forti da far venire la pelle d’oca e incontenibile desiderio di mettersi in gioco sfidando con coraggio alcune piccole paure. Ad esempio, sapete che abbiamo provato a fare ice climbing su un ghiacciaio?

Ma partiamo dal principio: vi racconto quali sono state le escursioni che abbiamo fatto, perché le abbiamo scelte tra tante altre e come hanno reso ancora più unico e avventuroso il viaggio. Pronti?

Escursione sul ghiacciaio Vatnajökull

Andare in Islanda e non salire sulla calotta di ghiaccio più grande d’Europa è un po’ come andare a Parigi senza visitare il Louvre o andare a Londra senza passare sotto al Big Ben: non potevamo proprio perdercelo!

Situato nella parte sud-orientale dell’isola, all’interno di un immenso Parco nazionale, il ghiacciaio Vatnajökull ha un’estensione pari a quattro volte quella dell’isola d’Elba ed è uno dei luoghi più inospitali della Terra: sotto allo spesso strato di ghiaccio, infatti, si nascondono numerosi crateri vulcanici che creano un cosidetto punto caldo e che, in passato, hanno eruttato provocando delle vere e proprie valanghe d’acqua. Ma niente paura: l’attività vulcanica sotto al ghiacciaio viene monitorata costantemente e le uniche zone accessibili ai turisti sono quelle più ‘sicure’.

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Dal momento, però, che non è possibile arrivare ai piedi del ghiacciaio in totale autonomia, è necessario optare per una delle varie compagnie escursionistiche locali con le quali effettuare l’ascensione: nel parcheggio di Skaftafell (dove dovrete lasciare l’auto), troverete tante casette in legno allineate, ognuna appartenente a una compagnia diversa, dove riceverete tutte le informazioni che possono servire, confrontando le tariffe e scegliendo il pacchetto che più fa al caso vostro. Noi ci siamo affidati a una compagnia gestita da ragazzi, la Troll Expeditions, optando per una camminata sul ghiacciaio della durata di 3 ore e mezza al prezzo -tutto sommato, modico- di 80 euro a testa (circa 9.900 corone islandesi).

Inclusa nel prezzo, vi verrà fornita tutta l’attrezzatura necessaria (ramponi, piccozza, elmetto di sicurezza e imbragatura), oltre al trasporto fino al punto di partenza con i pulmini della compagnia. Attenzione, vestitevi adeguatamente per la camminata: non potete fare a meno di scarponi, pantaloni tecnici e pile da montagna. Se siete dei tipi freddolosi, meglio non dimenticarsi i guanti!

(Per gli orari precisi e i diversi pacchetti disponibili, vi rimando al sito di Troll Expeditions.)

Dopo un breve momento di spiegazione su come utilizzare l’attrezzatura in maniera sicura, partirà l’ascensione al ghiacciaio e… ragazzi, che spettacolo incredibile!

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Il freddo pungente, la sensazione del ghiaccio che scricchiola sotto ai ramponi e le sue mille sfumature: dal bianco sporco dello strato superficiale al turchese brillante delle profondità. Non c’è da stupirsi se alcune scene di molti celebri film sono state girate proprio al Vatnajökull: tra i più famosi, Interstellar, Agente 007 – Bersaglio mobile, Game of Thrones (seconda stagione).

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La parte migliore, però, è stata quando la nostra guida, Sygga (tostissima, una vera vichinga!), ci ha fatto provare l’ebrezza di discendere una parete di ghiaccio: anche io, che solitamente soffro di vertigini, non sono riuscita a dirle di no. E ne sono molto felice: mai avrei pensato che fare ice climbing potesse essere tanto divertente!

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Whale Watching a Husavik

Ne avevo già scritto qui, ma ve la raccomando di nuovo: una delle esperienze più belle e intense della mia vita.

Viaggio al centro della Terra

Se anche voi leggendo il celebre romanzo di J. Verne, Viaggio al centro della Terra, avete sognato di vivere un’avventura simile, non vi resta che acquistare un biglietto aereo per l’Islanda e dirigervi verso la penisola di Snæfellsnes, nella zona ovest dell’isola. Qui, alle pendici del vulcano Snæfellsjökull -famosissimo, una sorta di Monte Fuji islandese, vi imbatterete facilmente nella grotta lavica di Vatnshellir.

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Considerata per molto tempo il possibile ingresso verso le profondità del pianeta, questa grotta, molto scenografica e particolare, si creò oltre 8000 anni fa ma -pensate!- il sito venne aperto al turismo solo nell’estate del 2011.

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Attraverso una scala a chiocciola -luuunghissiimaaa- costruita tra antiche formazioni rocciose, si raggiunge il punto più basso della grotta (circa 35 metri al di sotto della superficie, a una temperatura di appena 6° C!): qui, avvolti dall’oscurità più totale, provate a tendere l’orecchio e… sentirete il ticchettio prodotto da tante piccole goccioline che scivolano via dalle pareti laviche. Non per niente ‘Vatnshellir’ significa Grotta d’acqua.

(Per tutte le informazioni, date un’occhiata al sito www.summitguides.is)

Passeggiata intorno a un cratere vulcanico

I monticelli a forma conica, la terra giallastra, le solfatare. Prima di partire, ero convinta che avrei amato maggiormente le zone più verdi e desolate del paese ma non conoscevo ancora questo incredibile pezzettino di mondo: nei dintorni del lago Mývatn, si trovano alcuni dei paesaggi che mi hanno stupito di più in tutta l’Islanda. 

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Tra le innumerevoli attrazioni naturali presenti, vi consiglio di non perdere il Cratere Viti o Cratere dell’Inferno a circa 7km dalla statale n. 1.

Originatosi in seguito a un’eruzione vulcanica di grande potenza (la zona circostante altro non è che una caldera di 50kmq!), il cratere ospita oggi uno splendido lago di un verde-blu molto intenso, a tratti simile al color giada. Il percorso segnalato è piuttosto semplice e la vista è da togliere il fiato: cosa state aspettando?

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(In alternativa a Viti, per chi decidesse di non avventurarsi così a nord, vi segnalo il cratere di Kerið lungo la strada per il Circuito d’oro. Più piccolo, ma comunque molto caratteristico.)

A presto,

F.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6 pensieri riguardo “Quali escursioni fare in Islanda?

  1. Che meraviglia! Queste escursioni sembrano davvero incredibili: con un minimo di attrezzatura e preparazione ti permettono di raggiungere dei luoghi remoti e magici…..Hai fatto colpo! 😉 Probabilmente ti contatterò per saperne di più! Buona serata

  2. Che fortuna aver scoperto questo e tutti gli altri articoli che hai scritto sull’Islanda, proprio pochi mesi prima della nostra partenza! Avrò un bel po’ da studiare! 😀

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