Reykjavík, la capitale più a nord del mondo.
La baia dei fumi, così chiamata per via delle innumerevoli fonti geotermali che circondano la zona e diffondono nel cielo alti pennacchi di vapore e zolfo. La città che fino al Novecento era poco più grande di un villaggio (contava all’incirca 200 abitanti!) e che, in meno di un secolo, si è sviluppata rapidamente diventando la metropoli del nord.
Trovandosi a soli 50 km dall’aeroporto internazionale di Keflavík, Reykjavík rappresenta per moltissime persone il primo vero assaggio della Terra del ghiaccio e del fuoco: una sorta di biglietto da visita dell’Islanda, del suo clima, della sua gente.
A mio parere, però, un paio di giorni sono più che sufficienti per visitare le attrazioni principali della città (primo giorno) e della zona circostante (secondo giorno) e per farsi un’idea di cosa significhi viverci realmente: sarebbe un vero peccato sprecare troppo tempo circondati da strade asfaltate e palazzi, quando basta allontanarsi di poche miglia per trovare paesaggi naturali da togliere il fiato.
Eppure la capitale islandese, con le sue coloratissime casette in lamiera accanto a edifici in vetro ultramoderni, sa davvero stupire e spesso il suo essere così diversa da qualsiasi altra città esistente al mondo può lasciare spiazzati i visitatori. Ecco perché ho deciso di segnalarvi quelle che ritengo essere le attività più interessanti da fare a Reykjavík e dintorni, sperando di incuriosirvi sempre di più riguardo a quello che è stato -ormai l’avrete capito- il paese del mio cuore.
Primo giorno: cosa fare/vedere a Reykjavík?
– Partiamo col dire che basta passeggiare per le vie del centro per rendersi conto di quanto la capitale islandese sia effettivamente più colorata e moderna di quanto si pensi.
Reykjavík è una città giovane, in continuo fermento. Una città dove potersi esprimere in totale libertà: lo testimoniano, per esempio, le numerosissime opere di street art che abbelliscono i muri degli edifici conferendo un tocco di allegria e carattere al tessuto urbano.
– Lo ammetto. Anche io possiedo la fatidica lista delle cose da fare almeno una volta nella vita e uno dei punti diceva proprio: ammirare i variopinti tetti di Reykjavík dal campanile di Hallgrimskirkja.
Hallgrimskirkja è la chiesa più grande d’Islanda (oltre che la più bella) e la sua struttura così particolare pare sia ispirata alle colonne basaltiche della cascata Svartifoss. Dalla cima del suo campanile potrete godere facilmente della migliore vista panoramica sulla capitale. Non ve ne pentirete.
– Nel cuore della città, si nasconde un posticino magico: il Lago Tjörnin è il luogo perfetto per concedersi qualche ora di relax o per dedicarsi al bird watching. Nonostante le sue ridotte dimensioni, infatti, le sue acque (considerate tra le più pulite di tutta l’isola) ospitano cigni, oche e volatili acquatici in gran quantità.
– Ci sono tanti modi per apprezzare la bellezza architettonica dell’Harpa (il prestigioso edificio che dal 2011 funge da centro congressi e sala da concerto della capitale) e uno di questi è senza alcun dubbio all’ora del tramonto, quando la facciata -che è composta da oltre 10000 vetri- viene inondata da incantevoli scintillii e giochi di luce.
Poco distante dall’Harpa, seguendo il lungomare ci si può imbattere inoltre nella Solfar Sun Voyager, l’opera dello scultore J. G. Arnason che tanto ricorda un’antica imbarcazione vichinga. In realtà, la scultura rappresenta un’ode al Sole e, secondo alcuni, è un simbolo di forte speranza e di desiderio di scoperta.
– Neppure quando arriva il buio, si può dire che Reykjavík sia una città noiosa. La vita notturna della capitale islandese, infatti, è piuttosto rinomata soprattutto grazie ai moltissimi locali che propongono piccoli concerti di musica dal vivo. Tra una pinta di Viking (la birra locale) e l’altra, accompagnati da buona musica, gli islandesi sanno davvero come riscaldare anche le serate più fredde.
Secondo giorno: i dintorni della capitale
Se Reykjavík si dimostra piena di sorprese e di attività interessanti, adatte un po’ a tutti i gusti, i suoi dintorni non sono sicuramente da meno.
– Per i più avventurosi, due agenzie del luogo organizzano escursioni in barca per l’osservazione delle megattere e dei pulcinella di mare. Al porto cittadino, troverete gli uffici informazioni. Vi consiglio comunque la prenotazione.
– Se ciò che cercate, invece, è un po’ di relax prima di immergervi nella natura selvaggia, potete scegliere una delle cinque piscine presenti in città, alimentate dalle calde sorgenti naturali e dotate di molti comfort.
– In alternativa, potete optare per una bella giornata nella spiaggia termale di Nauthólsvík: sembra assurdo, ma, poco lontano dall’aeroporto della capitale, c’è una vera spiaggia di sabbia dorata dove i locali si riuniscono per prendere il sole nei lunghi giorni estivi. Ovviamente non ha nulla a che vedere con le spiagge che abbiamo nel Mediterraneo, ma potrebbe essere l’unica occasione che avrete per farvi una nuotata nel Mare del Nord. La temperatura dell’acqua, infatti, qui raggiuge i 18° per merito del riscaldamento della centrale termica costruita lì accanto. Un’esperienza da provare!
A presto,
F.
Mi segno tutto, sperando di andarci presto. Con tutti quei colori non sembra affatto fredda e inospitale 😍
Al contrario, è molto accogliente 🙂
Complimenti anche a te per il bellissimo articolo !
Grazie mille 🙂 e complimenti a te!
Grazie 😊 e Buon 2018.