Non so perché, eppure oggi mi sono svegliata con una voglia assurda di parlarvi dell’Irlanda.
Un po’ per staccare dai post sulla Cina, un po’ perché penso che di cose da dire ce ne siano ancora moltissime, mi piacerebbe dedicare questo articolo alla sua capitale, Dublino, una città con cui non si è creato un legame profondo ma che, nonostante questo, sono felice di aver visto almeno una volta nella vita.
Città di patrioti, bevitori e scrittori (non per forza in quest’ordine) così come viene spesso definita da coloro che la visitano, Dublino è forse la città più particolare tra quelle irlandesi che ho avuto modo di scoprire durante il mio on the road per il paese. Si tratta infatti di un luogo in cui si percepisce il forte desiderio di novità, il senso di orgoglio di un popolo cresciuto tra la povertà e le guerre civili, l’amore incalcolabile verso la propria terra d’origine.
Tra le capitali più famose d’Europa, tuttavia, l’aspetto più strano e, al tempo stesso, interessante di Dublino è proprio quel suo non essere percepita come una capitale a tutti gli effetti: passeggiare per le vie dublinesi infatti ti fa sentire più in una cittadina di provincia. Piccola, loquace e spiritosa.
Immaginiamo allora di percorrerne le strade più frequentate e le zone più pittoresche, realizzando una piacevole passeggiata attraverso i suoi quartieri principali.
GRAFTON STREET E DINTORNI
Partiamo dal cuore pulsante della città, quello che unisce le due anime opposte di Dublino: l’anima culturale, meglio identificata con l’università più prestigiosa del paese, il Trinity College, e quella più goliardica e alla mano, rappresentata dal luogo di ritrovo per eccellenza della vita irlandese… il pub.
Grafton Street, infatti, è un concentrato di ristoranti, pub e localini tipici che spuntano ad ogni angolo, in cui poter assaporare la vera convivialità irlandese e i sapori forti della cucina tradizionale. Il tutto, ovviamente, accompagnato da un boccale di ottima Guinness locale!
La zona, inoltre, è anche una delle più consigliate per gli amanti dello shopping: interamente a isola pedonale, la via principale è punteggiata di negozi di ogni genere, dalle grandi catene alle boutique più piccole, eleganti e raffinate.
Highlights del quartiere:
- Sicuramente non si può lasciare Dublino, senza aver fatto prima un salto al famosissimo Trinity College. Considerato una vera e propria istituzione, oltre che una delle università migliori in Europa, al Trinity College è dovuta l’istruzione di alcuni grandi della letteratura inglese, tra cui Wilde, Swift e Beckett. L’intero complesso è costituito da edifici in stile vittoriano, strade acciottolate e da un alto campanile, situato nella Front Square (di fronte all’ingresso principale). L’attrazione che più di tutte attira l’interesse dei visitatori, tuttavia, si trova esattamente a sud di Library Square: capolavoro di Thomas Burgh, la Long Room ospita nei suoi scaffali oltre 200.000 manoscritti antichissimi, mentre la volta a botte della sala rende l’ambiente imponente e maestoso. (Se potete, prenotate prima i biglietti prioritari per la Long Room. L’ingresso al College, invece, è gratuito.)
- Poco lontano dal Trinity College, potete rilassarvi nel polmone verde della città, lo St. Stephen’s Green. Tra coppie di innamorati distesi al sole, gruppi di amici vocianti e famiglie con bambini, si scorge il busto di James Joyce che, impettito, controlla la situazione.
- Forse non tra i castelli più belli del paese, il Dublin Castle è in realtà una ricostruzione del XVIII secolo che di medievale ha mantenuto ben poco. Il prezzo del biglietto è piuttosto alto (quasi 9€) ma viene compensato dalla visita degli scavi sotterranei della struttura antica. A mio parere, però, è possibile imbattersi in castelli decisamente più significativi sparsi per tutto il paese.
MERRION SQUARE E DINTORNI
Immaginate di trovarvi circondati da edifici neoclassici, ampi viali signorili, porticine dai colori vivaci e un’atmosfera che vi farà sentire catapultati dritti nel periodo settecentesco: ecco, siete arrivati nell’area che si estende nei pressi di Merrion Square, la nota piazza dalle case georgiane in cui vissero ai tempi Wilde e Yeats.
È in questa zona che si svolge gran parte della vita cittadina durante il giorno: molti uffici della città si trovano qui, inoltre, nella pausa pranzo oppure dopo il lavoro, i pub storici si riempiono accogliendo i lavoratori che hanno voglia di bere un bicchiere in compagnia e scambiarsi due chiacchiere a fine giornata.
Highlights del quartiere:
- Le casette con le porticine colorate di Merrion Square sono senza dubbio tra le attrazioni più fotografate della città. (Al n.1 viveva un tempo lo scrittore Oscar Wilde, del quale potete scorgere una statua dal sorriso beffardo dall’altro lato della piazza.)
- Due dei musei più importanti della città si trovano proprio in questa zona: la National Gallery è sicuramente la galleria d’arte più ricca di capolavori del paese, tanto che attualmente raccoglie più di 13.000 opere (tra cui la Cattura di Cristo di Caravaggio, considerata la punta di diamante dell’intera collezione). Se, invece, siete più interessati alla cultura irlandese, una visita al National Museum of Ireland è d’obbligo, soprattutto per i manufatti di epoca vichinga.
- Per gli amanti dei libri come me, vi suggerisco di dedicare del tempo alla National Library e alla sua vasta collezione di mappe e manoscritti d’epoca.
TEMPLE BAR
Il quartiere più caratteristico di Dublino è proprio Temple Bar: se cercate un angolo della città in cui potervi divertire e respirare un po’ di spensieratezza, siete nel posto giusto.
Effervescente, gioviale e leggermente bohémien, questo quartiere incarna a tutto tondo l’anima festaiola dublinese: tra pub accoglienti, installazioni artistiche, negozietti di abiti vintage, artisti di strada, ecc. il divertimento è più che assicurato!
Highlights del quartiere:
- Temple Bar: non si tratta solo del quartiere più irriverente della capitale, ma anche del pub dalla facciata più fotografata nel mondo Instagram. Iconico, allegro e dotato persino di un beer bar, questo pub è sempre gremito a qualsiasi ora del giorno e non è facile trovare un angolino libero… potreste essere costretti a condividere il tavolo con degli sconosciuti ma ne vale la pena: la birra è ottima e persino l’Irish Coffee non è affatto male!
- Ha’Penny Bridge: non tutti lo sanno, ma l’Ha’Penny Bridge (oltre a essere un ponte molto scenografico) è anche uno dei più antichi ponti in ghisa al mondo, il cui nome deriverebbe dal pedaggio di mezzo penny richiesto fino al 1919.
I LIBERTIES
Un tempo zona abitata dalle classi operaie più povere, i Liberties hanno subito un recente processo di riqualificazione che ha portato l’intero quartiere a diventare uno dei più apprezzati e frequentati dai giovani dublinesi. Giardini all’italiana, autenticità che trasuda nell’aria, street food e musei prestigiosi: se vi avanza del tempo durante il vostro soggiorno in città e non sapete come trascorrerlo, un giro per le zone storiche della capitale potrebbe rivelarsi piuttosto interessante.
Highlights del quartiere:
- St. Patrick’s Cathedral: Dublino possiede ben tre cattedrali ma la più importante di tutte è senza dubbio quella dedicata a San Patrizio. Considerata infatti da molti il sito cristiano più venerato della città, la Cattedrale è tanto austera all’esterno, quanto accogliente all’interno con un’atmosfera che infonde tranquillità e raccoglimento. Si vocifera, inoltre, che proprio dove ora sorge l’edificio religioso, San Patrizio fosse solito battezzare gli irlandesi convertiti presso un pozzo che si trovava qui in origine (oggi, il punto preciso viene segnalato da una croce posizionata su una lastra in pietra). L’ingresso alla Cattedrale costa circa 6€.
- Guinness Storehouse: non si tratta di una semplice birra bensì di una bevanda che fa ormai parte del DNA dei dublinesi, una vera e propria leggenda che ha riscritto la storia della birra: la Guinness è nata infatti a Dublino nel 1799 dall’ingegno di Arthur Guinness e da allora si è affermata come un marchio globale. Per ripercorrerne l’evoluzione, un vecchio impianto di fermentazione nella St. James’s Gate Brewery è stato trasformato in un museo di ben sette (!) piani dotato di spiegazioni multimediali, macchinari originali, sala degustazioni e un bellissimo Gravity Bar da cui poter ammirare Dublino a 360°. Il prezzo del biglietto non è esattamente economico (si parla di circa 18€ a persona), eppure è un’esperienza coinvolgente che consiglio davvero a tutti, sia amanti della birra che non.
Voi siete mai stati a Dublino? Ci sono altri luoghi che consigliereste di visitare a chi si trova in città?
Sono stata a Dublino ma purtroppo per poco tempo: appena qualche ora prima di cena, poi in albergo e sveglia presto la mattina successiva per andare in aeroporto. E la stesso errore l’ho fatto per ben due volte, dedicando poco tempo alla città. Per questo mi piacerebbe tornarci per un weekend lungo e scoprirla come si deve!
Spero avrai la possibilità di tornarci un giorno per dedicarle un po’ più di tempo… 🙂 Non posso dire che sia una delle mie città preferite, ma sono convinta sia valsa la pena vederla almeno una volta nella vita.
Ma sai che ho vissuto per un anno e mezzo a Dublino una vita fa? Se non fosse per i costi elevati, sarei già ritornata di corsa. Non sai quanto mi manca questa città.
Una delle cose che adoravo fare era fare il biglietto giornaliero della DART e scorazzare per tutto il giorno lungo la costa dublinese: ma non sai quanto sono carini tutti quei paesini sul mare.