“Pechino è un formicaio. Enorme, rumorosa e contraddittoria oltre ogni immaginazione.”
Così esordivo sulla pagina Facebook del blog, raccontando delle mie prime impressioni riguardo alla capitale della Cina, Pechino.
Per chi ci arriva per la prima volta, l’impatto con questa città è fortissimo, quasi irreale: Pechino ti aggredisce i sensi, ti avvinghia a sé per non lasciarti più andare. Ti stordisce con odori e suoni prepotenti, ti si appiccica addosso come l’aria umida, pesante e inquinata che vi si respira. Eppure per me è stato facile innamorarmi di lei: fidarmi, lasciarmi trasportare scoprendone gli aspetti più contrastanti poco alla volta.
Perché in Cina sacro e profano, ordine e caos fanno tutti parte di un unico mondo. Un mondo complesso nel quale si può rimanere confusi perdendo i propri punti di riferimento, ma che può mostrarci anche cose bellissime.
Una di queste per me è stato il pomeriggio trascorso in uno degli angoli che ho amato di più della capitale cinese: il complesso del Palazzo d’Estate.
Costruito dall’imperatore Qianlong, della dinastia Qing, con lo scopo di realizzare una residenza estiva degna del sovrano di un grande impero, il Palazzo d’Estate è oggi una delle attrattive principali della città: un raggruppamento di templi dalle decorazioni dorate, ponti, padiglioni e giardini. Per non parlare della distesa di fiori di loto che galleggiano candidi sulla superficie del lago… Impossibile non perderci la testa, anche se solo per qualche ora.
PALAZZO D’ESTATE: COSA VEDERE?
Sembra assurdo ma questo complesso architettonico è talmente esteso che è necessario pianificare attentamente cosa si vuole vedere per evitare di girovagare a vuoto tralasciando molte cose.
Uno degli edifici principali è il Palazzo della Benevolenza e della Longevità, situato presso la porta est. Da qui, proseguendo sulla destra è possibile percorrere il Lungo Corridoio: si tratta di un corridoio all’aperto della lunghezza di 700m, dotato di una tettoia in legno (che serviva a riparare dal sole l’imperatrice) ornata di elaboratissimi dipinti. Le scene raffigurate di storia e mitologia cinese e il contrasto cromatico vi faranno camminare con il naso all’insù per tutto il tragitto.
Lungo il percorso segnato dal Lungo Corridoio, troverete sulla vostra sinistra il lungolago che costeggia il Lago Kunmíng, solcato da imbarcazioni tradizionali dalle sembianze di dragoni e pedalò (noleggiabili all’ingresso del parco). Tuttavia, sono le rive del lago ad attrarre per lo più l’attenzione dei turisti: l’acqua limacciosa, infatti, costituisce l’habitat ideale per il fiore considerato più sacro dalle religioni orientali, il loto. (Sapevate che, per il buddhismo, questo fiore è il simbolo dell’elevazione spirituale ma anche della forza vitale, tipica di chi riesce a rigenerarsi dopo ogni nuova sfida?)
Dalla parte opposta (destra), invece, la Collina della Longevità domina tutto il complesso con i suoi 60 metri d’altezza. Sulla sua cima, un tempio buddhista detto Mare della Saggezza è raggiungibile attraverso una lunga scalinata (portatevi delle scarpe comode!): lo sforzo però ne vale decisamente la pena, perché la vista che si ha sulla città è spettacolare. Alcuni abitanti del luogo sostengono addirittura sia una delle più rigeneranti di cui potrete godere in tutta la capitale!
Poco più avanti, nell’angolo all’estremo del percorso, la Nave in Marmo costruita con i fondi destinati ai vascelli della marina militare cinese è, in realtà, realizzata interamente in legno dipinto in modo da sembrare marmo vero.
Infine, se ancora non vi ha stancato abbastanza questa passeggiata, vi consiglio di tornare sui vostri passi e di spingervi fino al versante opposto dove si trova l’Isola del Lago Meridionale. Oltre che per il bel ponte scenografico che la collega alla terraferma (il Ponte a 17 arcate), l’isola custodisce lo splendido Tempio del Re Drago, a cui si rivolgevano gli imperatori in preghiera durante i periodi di grave siccità.
PALAZZO D’ESTATE: CONSIGLI & PREZZI
Il complesso del Palazzo d’Estate è probabilmente uno dei pochi luoghi in cui si può godere di un po’ di calma e silenzio in tutta Pechino. Per questo motivo, se avete intenzione di apprezzarlo appieno, è meglio evitare di visitare il parco durante i weekend o i periodi di festività quando la folla potrebbe risultare più opprimente.
A parte questo, il Palazzo d’Estate è un luogo piacevole in cui potersi rilassare ed è soprattutto all’ora del tramonto che regala gli scorci più magici: la luce del sole che filtra tra gli alberi e le pagode e che si riflette nel lago rende l’atmosfera incantata e molto suggestiva.
Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 20yuan (circa 2,50€) e comprende l’accesso al parco e al lago. Se però avete intenzione di visitare tutti i siti all’interno del complesso, vi suggerisco il biglietto cumulativo del costo di 50yuan (poco più di 6€).
[Forse questa volta ho messo un po’ tante foto, ma ero troppo indecisa su quali scegliere!]
A presto,
F.
Non andrò mai a Pechino (sono troppo vecchio!!) ma il giorno in cui decidessi di farlo, mi porterò dietro questo tuo articolo per immergermi nel reale come mi sono immerso nel fascino di queste tue foto.
Grazie Marcello per le tue parole. Sei davvero gentile. 🙂
北京的确是个矛盾的城市–作为政治文化中心,拥有丰厚的历史文化遗产以及超过两千万的人口;另一方面也有着严重的环境问题及交通拥堵。
作为一个中国人,我不会选择居住在北京,那里不适合我。
北京绝对是一个复杂的城市,但是也是一个有意思的中国城市。
Ho in programma un viaggio a fine marzo, dovrebbe essere in buon periodo per questo splendido luogo!
Assolutamente sì! 🙂 Se devi andare in Cina è meglio andarci durante le mezze stagioni: in estate fa decisamente tropppoooo caldo, mentre in inverno è l’esatto opposto.
Ti auguro un buon viaggio allora! 🙂
Grazie 😊 sarebbe uno scalo di pochissimi giorni prima di andare in Giappone
Wow! Non ho mai visto il Giappone ma mi ispira tantissimo!