Ora che siamo in viaggio già da un po’, che il ritmo del viaggio è penetrato nelle nostre membra e le valigie sono diventate il nostro principale arredo, mi accorgo che sta accadendo qualcosa di strano ai miei sogni e ai miei pensieri. Non sono qui, tendono costantemente a volare oltre l’oceano per ritornare a casa. Pare che durante un viaggio del genere lo spirito venga stimolato in modo strano, non da ciò che ti sta attorno, ma soprattutto da tutto ciò che non c’è, da tutti coloro che ti sei lasciato alle spalle, da tutte quelle città e quei paesaggi ai quali ti senti così fortemente legato.