Il 14 gennaio del 2019, d’ora in avanti, sarà per me una data da ricordare.
Tra qualche anno, ripensando a questo giorno probabilmente starò ancora sorridendo felice e col cuore colmo di gratitudine per aver avuto la possibilità (e la testardaggine, poi capirete il perché…) di vivere un’esperienza così bella.
Intendo, così emotivamente bella.
Sì, perché il 14 gennaio ho realizzato un piccolo grande sogno che avevo fin da bambina. Forse uno dei primi che abbia mai formulato, nato sicuramente un pomeriggio d’inverno guardando Balto, il film d’animazione del cane lupo ispirato a una storia vera. Nella mia testa sarà suonato più o meno così: Quando sarò grande, abiterò in un posto freddo e guiderò anche io una slitta trainata da cani in mezzo a una tormenta di neve.
A parte per la casetta in legno dei miei sogni (per la quale temo dovrò aspettare ancora un po’ di tempo), il resto c’è stato tutto: la slitta, i cani, il lago ghiacciato, i pini con le punte spruzzate di bianco, il vento gelido del Nord e… perfino la tormenta di neve!
Fare dogsledding in Norvegia è stata senza dubbio una di quelle esperienze che ricorderò con piacere per tutta la vita, e di questo devo ringraziare soprattutto chi ha reso questo momento non solo possibile ma anche così speciale: mi riferisco in particolare alla mia compagna di viaggio, Ilaria, oltre che al team eccezionale di Beito Husky Tours.
BEITO HUSKY TOURS: CHI SONO
Per cominciare, ve li presento.
Il team di Beito Husky Tours è composto dai due fondatori, Elisa e Niklas, affiancati da un gruppo di altre 3-4 guide esperte (veri norvegesi DOC!), attivi nel settore del dogsledding da più di 15 anni.
Oltre a loro, ci sono poi ovviamente i protagonisti veri e propri di questa esperienza: nel campo base, infatti, sono ospitati circa una cinquantina di cani, alcuni di razza pura e altri incrociati con l’husky siberiano.
Si tratta quindi di cani molto vivaci, che bramano il movimento e la vita all’aria aperta (per questo, adatti a sopportare condizioni climatiche estreme e temperature al di sotto dello zero per la maggior parte dei mesi invernali). Dotati di una forza e di una resistenza straordinarie, amano trainare le slitte e rotolarsi nella neve fresca, ma soprattutto sono cani poco territoriali che ricercano volentieri il contatto umano.
Inutile raccontarvi l’accoglienza e le feste che ci hanno riservato non appena ci hanno visto entrare nel loro recinto. Solo due parole per descriverli: Dolcezza infinita.
BEITO HUSKY TOURS: ESPERIENZE DISPONIBILI E INFO PRATICHE
Le proposte del gruppo di Beito Husky Tours cambiano molto a seconda del periodo dell’anno prescelto: in inverno, infatti, l’attività principale che viene svolta nel centro è quella del dogsledding seguendo circuiti nella foresta limitrofa oppure in zone praticabili in slitta nei dintorni del campo base. In alternativa, è possibile prendere parte anche a qualche lezione di ice fishing nei pressi del vicino lago ghiacciato.
Durante i mesi estivi, invece, le attività proposte sono più varie: si passa dal rafting al canottaggio, dalle escursioni a piedi sui monti norvegesi al cart safari in compagnia degli husky. Se viaggiate con bambini, è possibile vivere inoltre un’intera giornata dedicata all’accudimento e all’addestramento dei nuovi cuccioli, futuri membri del branco.
Per i più avventurosi, sono molto consigliate anche le escursioni di più giorni (fino a un massimo di una settimana) con pernottamento in tenda. Ovviamente in questo caso, i prezzi si raddoppiano/triplicano rispetto alle attività che occupano solo mezza giornata.
Indipendentemente dal mese in cui volete visitare il campo, tuttavia, tenete in conto che tutte le attività si svolgono all’aperto e a stretto contatto con l’ambiente naturale circostante: questo perché la missione primaria del team è proprio quella di promuovere uno stile di vita più sostenibile, basato sul massimo rispetto di flora e fauna locali. (Non per niente, il gruppo Beito Husky Tours è ispirato ai principi dell’ecoturismo!)
Ciò significa, però, che dovrete presentarvi al campo vestiti adeguatamente: abbigliamento sportivo e scarponcini comodi e resistenti all’acqua per l’estate; abbigliamento da neve per l’inverno. (In caso di necessità, tute da sci e scarponi pesanti vi verranno forniti gratuitamente al vostro arrivo.)
Per quanto riguarda il cibo, invece, ogni escursione prevede un pasto a metà oppure a fine esperienza a base di pietanze tipiche del posto. Ricordate però di specificare in anticipo se siete vegetariani oppure se soffrite di allergie/intolleranze particolari!
BEITO HUSKY TOURS: COME ARRIVARE AL CAMPO BASE
Adesso tocchiamo un “tasto dolente”, quello in base al quale capirete quanto e se siete davvero motivati a vivere un’esperienza simile.
Mi spiego meglio: si tratta di un’esperienza che consiglio a chiunque perché sono sicura che valga assolutamente la pena sperimentarla durante un soggiorno breve o lungo in Norvegia; così come sono sicura che, semmai dovessi tornare indietro, prenderei la stessa identica decisione.
Come avrete intuito, però, c’è un “ma” abbastanza importante da tener presente: il campo base si trova nella località di Beitostølen, distante circa cinque ore di auto da Oslo. Lo giuro, non sto scherzando. Proprio cinque… che significa cinque ore di andata e cinque di ritorno, ovvero dieci ore di spostamenti nell’arco di una giornata (!).
Ecco perché vi suggerisco di non prendere questa decisione alla leggera e di valutare tutte le possibili soluzioni: una di queste, per esempio, potrebbe essere quella di fermarsi una notte in un hotel/appartamento nei dintorni del campo base per poi ripartire belli riposati il giorno seguente. Oppure, avvisando con il giusto anticipo, è possibile perfino alloggiare direttamente presso il centro di Beito Husky Tours (N.B. si tratta ovviamente di sistemazioni semplici e spartane, un po’ come lo stile che caratterizza tutto il gruppo!).
Avendo avuto pochi giorni a nostra disposizione da trascorrere in Norvegia, tuttavia, noi abbiamo optato per un’escursione con A/R da Oslo in giornata. Un po’ impegnativo, lo ammetto, ma non così infattibile come sembra.
(Qualunque sia l’opzione che preferiate, i trasferimenti con l’autobus sono comunque inclusi nel pacchetto, per cui non dovrete spostarvi in autonomia.)
BEITO HUSKY TOURS: IL PROGRAMMA DELLA NOSTRA GIORNATA
Ore 8.40 – Partenza dal Bus Terminal di Oslo (nel centro città). Fate attenzione a prendere il pullman con destinazione Beitostølen, ma soprattutto fate attenzione agli orari perché gli autisti norvegesi sono puntualissimi!
Ore 11.50 – Sosta di dieci minuti alla stazione dei pullman di Fagernes (in alcuni casi, vi sarà richiesto di fare un cambio);
Ore 13.15 – Arrivo a Beitostølen e trasferimento al centro di Beito Husky Tours in cui verranno forniti a chi ne necessita tuta da sci, scarponi da neve e attrezzatura varia;
Ore 13.30 – Inizio dell’esperienza: prima socializzazione con i cani, mini corso sulle regole base del dogsledding, preparazione delle slitte. Escursione lungo il circuito stabilito dalle guide;
Ore 17.00 – Cena (a base di the caldo, selvaggina e frutta locale) consumata tutti insieme davanti al fuoco con possibilità di fare domande/ascoltare storie di miti nordici;
Ore 18.15 – Inizio del viaggio di ritorno a Oslo;
Ore 22.30 – Arrivo al Bus Terminal di Oslo.
[Questo articolo non è stato sponsorizzato da Beito Husky Tours, ci tengo a sottolinearlo. Vi ho solo riportato la mia esperienza diretta.]
Esperienza a dir poco unica, di sicuro resa ancora più epica da tutte quelle ore di viaggio!
Hai ragione, di sicuro me la ricorderò per tutta la vita! 😀
Leggere il tuo racconto mi ha fatto ritornare in mente la mia esperienza con i cani da slitta vicino Tromso… che emozione che è stata! Certo da Tromso è più facile, non servono tutte quelle ore di viaggio, però hai fatto bene a non rinunciarci nonostante questo “piccolo” inconveniente!
Diciamo che a distanza di anni sono sicura che non ricorderò lo sbatti che ci abbiamo messo per arrivarci, ma il bello dell’esperienza in sé… 😉