Sebbene un viaggio in Giordania non fosse in cima alla mia lista dei desideri, visitare Petra è sempre stato uno dei miei tanti sogni nel cassetto, così come percorrere un tratto della Grande Muraglia, immergermi nella Foresta Amazzonica, dormire nel deserto o vedere l’aurora boreale.
L’idea penso mi sia nata mentre sfogliavo un reportage fotografico del National Geographic, dedicato al popolo nabateo (un’antica popolazione di nomadi, originaria della penisola arabica).
Ricordo quanto mi avevano affascinato quegli scatti di monoliti, obelischi e tombe scavati nella roccia. Ma soprattutto ricordo lo stupore provato di fronte a un’immagine che raffigurava una bellissima facciata rosata, illuminata dalla luce del tramonto… Quel monumento veniva identificato come il Tesoro di Petra (o Al-Khaznah) ed è stato il motivo principale che mi ha spinto a partire per la Giordania lo scorso agosto.
Non sapevo ancora, però, che il Tesoro è solo una delle tante meraviglie che il sito archeologico di Petra ha da offrire…
Visitare Petra: qualche cenno storico
Conosciuta anche come la Città rosa, Petra è sicuramente una delle destinazioni più ambite di chi intraprende un viaggio in Giordania.
Non tutti sanno, però, che la nascita del sito è da attribuire all’antica popolazione dei nabatei, i quali attorno al VI secolo a.C. decisero di stabilirvisi dando vita a un regno prospero, basato sul commercio.
La posizione strategica di Petra, nascosta tra le montagne dell’Edom, permise al Regno nabateo di progredire ed espandersi per parecchi secoli (quasi del tutto indisturbato), fino a quando nel 106 d.C. venne annesso definitivamente all’Impero romano: dopo la morte del sovrano Nabbel II, infatti, il Regno fu conquistato dall’allora governatore della Siria, sotto ordine di Traiano.
(Ciò spiega la presenza all’interno del sito di moltissime costruzioni tipiche dell’architettura romana, tra cui uno splendido teatro e diversi acquedotti.)
Abbandonata in seguito alla crisi del commercio mercantile, Petra fu riscoperta solo agli inizi del 1800 grazie all’esploratore di origini svizzere Johann Ludwig Burckhardt.
Oggi, Petra è stata dichiarata parte dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO, oltre ad essere stata inserita nel 2007 nella lista delle 7 meraviglie del mondo moderno.
Visitare Petra: cosa vedere all’interno del sito
Prima ancora di arrivarci, sapevo che visitare Petra mi avrebbe trasmesso emozioni fortissime e infatti il primo impatto non è stato affatto deludente: poco dopo aver varcato i cancelli di accesso al sito, mi sono ritrovata immersa in uno dei paesaggi naturali più surreali che abbia mai visto…
Immaginate di camminare all’interno di una gola (lunga 2 chilometri e che in alcuni tratti non supera il metro e mezzo di larghezza), e per tutto il tragitto siete circondati da pareti rocciose color rosso fuoco, alte più di 100 metri e dalle forme più diverse; All’improvviso vedete comparire di fronte a voi una strettoia, dalla quale entrano raggi di luce. Guardando meglio, però, vi accorgete che oltre alla luce dalla strettoia si inizia a intravedere anche parte di un meraviglioso edificio ellenistico.
No, non si tratta affatto di un’allucinazione dovuta al caldo, bensì del Sîq, lo scenografico canyon di Petra scavato nell’arenaria che, in meno di mezz’ora, conduce direttamente al monumento più fotografato di tutto il sito: il Tesoro di Petra.
Trovarsi finalmente di fronte a una simile meraviglia, ve lo giuro, è una cosa difficile da realizzare sul momento e ancor di più da raccontare a livello emotivo. Ricordo solo di aver passato interi minuti in silenzio, in pura contemplazione.
Tuttavia, il sito archeologico di Petra non si limita certo al Tesoro, che di fatto costituisce solo il primo assaggio di un mondo millenario.
Proseguendo lungo il percorso, infatti, avrete modo di perdervi tra rovine maestose: il Teatro di chiara influenza romana, la Tomba del Palazzo sulla sommità della collina di Al-Khubthah, l’ampia Via Colonnata al termine della quale spunta il Grande Tempio. Per non parlare del bellissimo tratto che conduce al Monastero: 800 scalini in salita ricavati dalla roccia vi guideranno alla parte più alta dell’intero sito, dove si trova un monumento che all’apparenza ricorda molto il Tesoro.
Qui, tuttavia, la cosa più bella (oltre al numero notevolmente ridotto di turisti) si trova poco più avanti del Monastero: sto parlando del punto panoramico affacciato sulle montagne e il deserto sottostanti. Sarei rimasta per ore ad ammirare l’orizzonte, seduta su un tappeto impolverato, aspettando il sole tramontare.
Cosa vedere nelle vicinanze di Petra
E’ vero, Petra è il fiore all’occhiello dell’area nei dintorni del Wadi Musa. Tuttavia, prima di salutare definitivamente la zona, il mio consiglio è quello di spostarsi di appena 15 minuti di auto in direzione di Siq al-Barid, meglio noto come Piccola Petra (o Petra La Bianca).
Di dimensioni e fama nettamente inferiori rispetto alla sua “vicina”, Piccola Petra è in realtà un sito stupendo costituito da edifici scavati nella roccia ai tempi dei nabatei, allo scopo di ospitare le carovane di mercanti che provenivano dall’Arabia e dall’Oriente e che avrebbero poi proseguito in direzione di Siria ed Egitto.
Qui avrete modo di passeggiare all’interno di un canyon di arenaria molto suggestivo, abitato fino al secolo scorso da tribù beduine.
Non perdetevi i soffitti affrescati del triclinium, ma anche il belvedere situato alla fine del sito e affacciato sulle montagne circostanti. Proprio accanto al belvedere (ben segnalato), potreste imbattervi in una piccola oasi spartana dove riposarvi su divanetti improvvisati assaporando il vero the beduino. Un’esperienza da provare!
Informazioni utili per visitare Petra
Come arrivare
Petra dista circa 250 km a sud di Amman. Tuttavia, arrivare a Petra è piuttosto semplice, dati i collegamenti diretti da/per le principali città giordane e le indicazioni ben segnalate.
In autobus, ad esempio, le compagnie JETT e Alpha Daily Tours permettono collegamenti giornalieri Amman-Petra dal mattino presto a sera inoltrata.
In auto o con trasferimento privato, è possibile raggiungere Petra in circa 3 ore di viaggio partendo da Amman e percorrendo l’Autostrada del Deserto. Se invece preferite guidare lungo una delle strade più scenografiche del paese, vi consiglio di seguire il tratto dell’Autostrada dei Re, grazie alla quale arriverete a destinazione in 5 ore.
Orari di apertura
Il sito è aperto tutti i giorni, dalle 6.00 alle 18.00 nei mesi estivi e dalle 6.00 alle 17.00 nei mesi invernali.
Costo del biglietto d’ingresso
Il biglietto d’ingresso costa 50 JOD (ovvero quasi €65,00 a testa). Tuttavia, è possibile fare un biglietto cumulativo valido per più giorni: quello per 2 giorni costa 55 JOD, mentre quello per 3 giorni costa 60 JOD.
Dove mangiare
All’interno del sito, è possibile fermarsi a pranzo in uno dei ristoranti presenti lungo il percorso: si tratta per lo più di ristoranti a buffet, dove potrete mangiare discretamente al costo di 10-15 JOD a persona. In alternativa, potrete acquistare cibo e bibite fresche in un bar collocato poco dopo i cancelli d’ingresso. (In questo caso, però, vi ricordo di portare con voi una borsa dove riporre la spazzatura perché i cestini all’interno del sito sono molto rari!)
Dove soggiornare
Trattandosi del sito più famoso di tutta la Giordania, nonché di quello preso perennemente d’assalto dai turisti, il mio consiglio è di arrivare a Petra la sera prima della visita soggiornando in un hotel in prossimità dell’accesso al sito. In questo modo, potrete godervi Petra belli riposati evitando la ressa delle ore centrali.
A questo proposito, io ho soggiornato presso La Maison Hotel. Non aspettatevi niente di eccezionale dalla struttura, tuttavia la vicinanza al sito e il terrazzo con vista panoramica sulle montagne di Eden sono sicuramente due fattori da non sottovalutare!
Per qualsiasi altra informazione che riguardi un viaggio in Giordania, vi consiglio di dare un’occhiata agli altri articoli presenti in questo blog, oltre al sito ufficiale dell’ente del turismo giordano.
Un pensiero riguardo “Visitare Petra: un sogno che finalmente si avvera”