Sata dà veramente l’impressione della fine.
Qui il mare e la terraferma si incontrano. La costa si tuffa tra i massi. Alberi di pino si sporgono da scogliere a strapiombo, le onde s’infrangono e si ritirano – da quella distanza quasi non si sentono – e rocce frastagliate e isolotti solitari emergono dall’acqua come pinne di squalo. A Sata c’è sempre vento, un vento che tira dal mare aperto e risale dalla scogliera.
“Guardate”, dice il signor Migita, mentre arriva e raduna i figli davanti a sé. “Guardate laggiù!”
Indica loro le montagne, dove si scorge una debole macchia rosa tra i sempreverdi. “Sakura”, dice loro. E il cuore prende a battermi. Sono arrivati i fiori di ciliegio. Ora è cominciato il viaggio, ora è partita la corsa, ora la sfida ha avuto inizio…
Non mi sembra di aver mai letto nulla di Will Ferguson ma gli stralci che riporti sono molto poetici e fanno venire voglia di partire veramente per ammirare la fioritura dei ciliegi
Sì, sembra davvero di essere là in Giappone!
Sono in fase “acquisto nuovi libri” e mi mancava giusto qualcosa sul Giappone. Grazie mille per il suggerimento.
Hoo già sentito parlare di questo libro e mi incuriosisce molto, ho una passione per il Giappone… vorrei proprio leggerlo presto!