Si sostiene spesso che bisogna restare molto tempo in un posto per capire il mondo e la gente. Lo ammetto. Se però ti fermi troppo a lungo, senza andartene ogni tanto, senza guardare il mondo e la gente da un'altra prospettiva, finisci per lasciarti prendere dall'abitudine. Niente come l'abitudine ti addormenta, manda in fumo i…
Viaggi di parole
Finestre sul mondo
Ho la netta sensazione che una finestra sia, in definitiva, qualcosa di più che un punto di contatto o di separazione dal mondo esterno. È anche, e forse soprattutto, una specie di specchio che riflette i nostri sguardi verso l'interno, verso di noi e sulla nostra stessa vita. (...) E ogni giorno, quando cala il…
La vita è un bagaglio a mano
Non avete mai provato a parlare con le stelle? Io sì. Ed è così che sono riuscito a trasformare questo lavoro in un gioco e, in certe notti di "solitudine", ho potuto arrivare al mattino più facilmente; rendendo sopportabili quei vicoli senza uscita... I ricordi vi possono accompagnare, ma potete anche partire per un viaggio…
In viaggio con Erodoto
Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile.
La strada alla fine del mondo
In un lungo viaggio, coerenza e ispirazione non vanno d'accordo. C'è qualcosa di fatalmente irresistibile nel perdere di vista l'obiettivo finale, rimandare la conclusione trionfale del viaggio e andare da tutt'altra parte seguendo l'istinto.